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La Memoria RAM, ROM e di Massa

In ambito informatico la memoria rappresenta quella parte di un computer (o di un qualsiasi dispositivo elettronico di elaborazione in generale) che permette la conservazione temporanea o permanente di informazioni.

La memoria di un dispositivo elettronico dunque si comporta sia da supporto alla CPU (che indichiamo anche come processore o unità di elaborazione centrale) per le elaborazioni delle informazioni ma anche per archiviare dati di qualsiasi genere, che siano dati o programmi.

Come abbiamo già specificato più volte la memoria può memorizzare qualsiasi genere di informazione, come: istruzioni dei programmi, foto, video, musica, documenti, informazioni di sistema, ecc.

Se a livello metaforico dobbiamo pensare la memoria informatica simile a quella della mente umana utilizzata appunto per ricordare un’informazione, un qualcosa da fare, un compito, un ricordo… a livello informatico dobbiamo pensarla come un contenitore, di dimensione finita, avente la capacità di memorizzare una certa quantità di dati. Il materiale di come è realizzata, dipende dalla tipologia di memoria.

In senso astratto, una memoria elettronica è una sequenza finita di celle in cui ogni cella contiene una sequenza bit (unità fondamentale di memorizzazione) che formano informazioni basilari sotto forma di byte (sequenza di otto bit), ognuna avente una sua posizione; ogni posizione a sua volta è individuata da un suo preciso indirizzo di memoria.

Memoria RAM

Banchi di memoria RAM

La RAM (acronimo di “Random Access Memory” cioè tradotto in italiano “memoria ad accesso casuale“) è la memoria in cui vengono caricati i dati che devono essere utilizzati dal calcolatore (in particolare dal processore) per elaborazioni.

La memoria RAM spesso viene anche chiamata “memoria primaria” proprio perchè è fra le componenti hardware che incide significativamente sulle prestazioni di un elaboratore elettronico, lavorando molto in accoppiata con il processore.

Altra caratteristica fondamentale della memoria RAM è che le informazioni in essa contenute permangono fin quando c’è alimentazione, cioè fin quando il dispositivo è in funzione; al momento dello spegnimento o del riavvio c’è la perdita di quei dati. Ragion per cui la memoria RAM viene definita che come “memoria volatile“.

In un Personal Computer fisicamente è fra le componenti che riconosciamo subito: non è altro che un circuito formato da diversi chip saldati su una piastra di materiale plastico. Tale circuito (di forma rettangolare) è innestato all’interno dell’apposito connettore della scheda madre.

Memoria ROM

La ROM (acronimo di “Read-Only Memory” cioè tradotto in italiano “memoria in sola lettura”) è quel supporto di memoria in cui le informazioni, una volta memorizzate, rimangono fisse all’interno e non possono nemmeno essere più cancellate o modificate.

Un esempio di memoria ROM è quella presente in un chip posto sulla scheda madre del computer, che prende il nome di BIOS, contenente le istruzioni che la CPU deve caricare per consentire l’avvio del sistema con le relative operazioni basilari per il suo funzionamento.

Memoria di Massa

Fanno parte di questa categoria di memoria tutte quelle memorie capaci di archiviare informazioni in maniera permanente ma che è possibile, per volontà dell’utente, anche poi successivamente cancellare, modificare o sovrascrivere.

Esemplare di Hard Disk

Chiamate anche memorie secondarie, sono tutti quei supporti che utilizziamo per immagazzinare dati o programmi. Elenchiamone le categorie:

  • Dischi Magnetici. Sono composti da materiale ferromagnetico e protetti da involucro per preservare l’integrità delle informazioni. Fanno parte di questa categoria gli hard disk (dischi fissi) e gli oramai scomparsi Floppy Disk.
  • Dischi Ottici. Supporti in cui le informazioni vengono memorizzate attraverso incisioni a mezzo laser: CD, CD-ROM, DVD, BluRay Disc.
  • Memoria Flash. Allo stato solido cioè realizzate con materiale elettronico: pennette USB, Memory Card. Anche gli hard disk di ultima generazione chiamati SSD, cioè i cosiddetti dischi allo stato solido, fanno parte di questa categoria, e stanno man mano prendendo più piede rispetto gli har disk magnetici, utilizzati maggiormente per operazioni di archiviazione e backup.
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