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Gestione della batteria del portatile

Solitamente l’utente tende ad utilizzare il proprio notebook mantenendolo collegato al suo alimentatore, e questa abitudine, a lungo andare, potrebbe portare a conseguenze negative. In tale modalità la batteria permane nel suo stato di carica (98% – 100%), e dopo lunghi periodi tutto ciò potrebbe compromettere la vitalità della stessa batteria.

Ciclo di vita della batteria

  • Prima di tutto va premessa una cosa se non la sai: la batteria in ogni caso non ha vita eterna; è una cosa normale che dipende dalla composizione chimica della batteria stessa. Ragion per cui la batteria nel tempo tenderà a diminuire di capacità fino ad arrivare al definitivo esaurimento.
  • In generale non esistono delle stime precise in merito la durata della batteria. Il suo ciclo di vita dipende a seconda degli utilizzi, tipi di consumi, le varie impostazioni di gestione risparmio energetico tramite il sistema operativo e dalle temperature alle quale è stata sottoposta durante la sua vita (temperature molto alte o basse possono compromettere in maniera davvero consistente la vita della batteria.
  • Un portatile che esegue molti più processi, o programmi molto pesanti o ancora è collegato spesso a dispositivi USB aggiuntivi ovviamente si scarica molto più velocemente; ne consegue dunque una durata della batteria in più rapida discesa rispetto ad una batteria implementate in un computer che esegue pochi e semplici compiti, e non spesso collegato a periferiche esterne.

Sistemi di protezione delle batterie

  • In molti casi, per evitare un accelerazione dell’invecchiamento della batteria, il sistema prevede un blocco della ricarica dopo che si è raggiunta la carica massima
  • Anche l’eccessivo calore può essere causa della riduzione di vita di una batteria, quindi fate attenzione anche a dove queste batterie le conservate (se parliamo di batterie estraibili) o dove teniamo il nostro dispositivo. Alcuni sistemi di protezione prevedono un rallentamento o addirittura un blocco della ricarica della batteria in presenza di temperature alte

Invecchiamento della batteria

  • Le batterie, essendo caratterizzate da continue reazioni chimiche per il loro funzionamento, si consumano e quindi perdono sempre di più capacità nel tempo
  • Una batteria molto utilizzata nel tempo, potrà presentare la caratteristica del leggero rigonfiamento; se notate qualcosa del genere, provvedere quanto prima alla sostituzione con un’altra nuova
  • Se siamo consapevoli che il nostro notebook non sarà utilizzato per molto tempo, carichiamo la batteria intorno il 50% e poi spegnere il computer e togliere l’alimentatore. Nei giorni la batteria potrebbe pian piano scaricarsi per il meccanismo di scarica causata dalla conservazione a lungo termine senza l’uso (tranquilli, tutto normale), quindi solo un accorgimento: caricare del 50% ogni tre mesi circa la batteria, per evitare danni dovuta ad una scarica eccessiva
  • Si dice che le batterie vanno conservate in luoghi che abbiano una gradazione che va dai 10° C e 35° C; quindi evitare luoghi umidi, con temperature troppo basse o troppo alte. Ovvio che se la batteria è integrata al dispositivo le raccomandazioni valgono per l’intero dispositivo
  • Cercare di alimentare la batteria almeno una volta al mese per evitare che si scarichi la batteria incorporata quindi evitare anche il reset delle impostazioni standard del bios e dell’ora

Consigli generali

Con questo articolo dunque si è voluto intraprendere il discorso in linea generale per le buone regole da adottare per cercare di allungare quanto più possibile la vita della batteria, cercando di rimandare quanto più possibile l’acquisto di una nuova da sostituire. La batteria prima o poi si esaurisce ma cerchiamo di tardare quanto più possibile la fine della sua vita.

Tenete inoltre presente il fatto che molti produttori tendono a fornire con i loro dispositivi del software che gestisce i consumi della batteria attraverso impostazioni di ottimizzazione, a seconda degli utilizzi dei vari utenti (es. Asus tramite il software ASUS Battery Health Charging) mantenendola nelle migliori condizioni possibili. Infatti in sistemi come questo appena descritto gli utenti possono anche lasciare tranquillamente i loro trasformatori collegati al dispositivo, dopo aver attentamente impostato i parametri del software di gestione consumi e ricarica della batteria.

Ricordatevi inoltre di non avere la brutta abitudine di caricare la batteria al massimo (100%) e nemmeno di scaricarla al massimo ma di fermarsi intorno al 10/20% della carica (molti software permettono di impostare un’opportuna alert di avviso quando si sta per arrivare a certe soglie).

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